I naufraghi del mattino
Parole e Musica di Jacques Brel
Si svegliano all'ora degli innamorati
e di François Rauber,
con la traduzione di Daniel Montini
e si alzano all'ora del the
per uscire all'ora di più nulla
i naufraghi del mattino
loro, hanno l'arroganza
delle ragazze che hanno un bel seno
gli altri, hanno la presunzione
degli uomini di cui s'intuisce
che il papà ha fatto fortuna
i naufraghi del mattino
Venite, venite a ballare
amici, amici, amici
amici, amici
venite a ballare
e ballano, la faccia affondata nei seni
Ripuliscono le loro notti
al lavatoio della malinconia
che lava, senza sporcare le mani
i naufraghi del mattino
si raccontano a mezzanotte
i poemi che non hanno letto
i romanzi che non hanno scritto
gli amori che non hanno vissuto
le verità che non servono a nulla
i naufraghi del mattino
Venite, venite a ballare
amici, amici, amici
venite a ballare
e ballano, la faccia affondata nei seni
L'amore gli strazia il cuore
era, era così bello
era....ma tanto non potreste capire
i naufraghi del mattino
si bevono l'ultimo whisky
si dicono l'ultima battuta
si ribevono l'ultimo whisky
si fanno l'ultimo tango
si danno l'ultimo dolore
i naufraghi del mattino
Venite, venite a piangere
amici, amici, amici
amici, amici, amici
venite a piangere
e piangono, la faccia affondata nei seni.